Mascherina anche all’aperto e possibilmente in casa
L’art.1 è il cuore del provvedimento e stabilisce l’obbligo di portare sempre con sé la mascherina e indossarla “nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto, a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi”, di fatto confermando le indicazioni già fornite nel decreto-legge n.125/2020.
Sono esclusi dall’obbligo i praticanti attività sportiva, i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, che invece viene “fortemente raccomandata anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi”.
Sport individuali e di squadra: stop a quelli amatoriali di contatto
Il DPCM vieta le gare, competizioni e attività sportive di contatto di carattere amatoriale.
Questi tipi di sport sono quindi consentiti “da parte delle società professionistiche e dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e dal Comitato italiano paralimpico (Cip), nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi”.
Spettatori negli stadi e nei palasport
E’ consentita la presenza di pubblico, con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori per manifestazioni sportive all’aperto e di 200 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi. Le manifestazioni sono consentite esclusivamente negli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere, con adeguati volumi e ricambi d’aria, a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia frontalmente che lateralmente. Previsto inoltre l’ obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e l’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali.
Le Regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire, d’intesa con il Ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e degli impianti; con riferimento al numero massimo di spettatori per gli eventi e le competizioni sportive non all’aperto, sono in ogni caso fatte salve le ordinanze già adottate dalle regioni e dalle province autonome.
Spettacoli, teatri, cinema
Il DPCM conferma il limite di partecipanti per gli spettacoli al chiuso, 200, e all’aperto, 1.000, con il rispetto della distanza di un metro tra un posto e l’altro e l’assegnazione dei posti a sedere.
Anche qui, come per gli eventi sportivi, Regioni e Province possono decidere in autonomia, d’intesa con il Ministro della Salute, un numero massimo diverso di spettatori.
Locali pubblici: cnuove regole per bar e ristoranti
Le nuove misure per frenare la movida riguardano bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie.
Nel decreto si legge che “Le attività dei servizi di ristorazione sono consentite fino alle 24 con servizio al tavolo, e sino alle 21 in assenza di servizio al tavolo”.
Resta consentita la “ristorazione con consegna a domicilio” e la “ristorazione con asporto” ma “con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le 21”.
Feste e serate nei locali vietate, in casa massimo in 6. Ok per le fiere
Il DPCM conferma la serrata per le discoteche e in generale tutte le feste, pubbliche e private. “Restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Sono vietate le feste in tutti i luoghi al chiuso e all’aperto“.
Si potrà ‘festeggiare‘ al ristorante, purché si stia seduti e dunque seguendo le regole già previste con il distanziamento e la mascherina obbligatoria quando non si sta al tavolo.
La lettera n del comma 6 dell’art.1 dispone nello specifico che “le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose possono svolgersi conla partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti. Quanto alle abitazioni private, è comunque fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere persone non conviventi di numero superiore a 6. Sono consentite le manifestazioni fieristiche ed i congressi, previa adozione di Protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico di cui all’ art. 2 dell’ordinanza 3 febbraio 2020, n. 630, del Capo del Dipartimento della protezione civile, e secondo misure organizzative adeguate alle dimensioni ed alle caratteristiche dei luoghi e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro“.
Gite scolastiche sospese
Sospensione anche per tutti i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche nelle scuole “di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio”.